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[ultimissime] : Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Inviato da Antisocial il 1/1/2009 21:11:56 (973 letture) News dello stesso autore

...Un Paradiso abitato da diavoli , per napoli non c'e' speranza....Oramai , quando me lo chiedono , dico che sono di Sorrento (Fofo' permettendo)





Blackie , SCATENATI !!!

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Autore Albero
Filthound
Inviato: 1/1/2009 21:25  Aggiornato: 1/1/2009 21:25
Guru
Iscritto: 21/1/2008
Da: Somewhere
Inviati: 249
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Ho avuto modo di assistere a quest'ultimo capolavoro al TG 5 e sto a dir poco schifato soprattutto dall'INUTILITA' del gesto.
A questo punto sarĂ  forse necessario specificare la differnza tra "essere napoletano" ed "essere nato a Napoli"?
Dite qualcosa di colto in merito,vi prego!!!!!!!
admin
Inviato: 1/1/2009 21:33  Aggiornato: 1/1/2009 21:33
Webmaster
Iscritto: 14/10/2003
Da:
Inviati: 988
Online!
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???


32 Dicembre - reprise

... niente di nuovo sul pianeta Napoli.
admin
Inviato: 1/1/2009 23:02  Aggiornato: 1/1/2009 23:02
Webmaster
Iscritto: 14/10/2003
Da:
Inviati: 988
Online!
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???

... un po' di demagogia e un po' di veritĂ  ...
blackpainter
Inviato: 2/1/2009 1:06  Aggiornato: 2/1/2009 1:32
Guru
Iscritto: 22/8/2007
Da:
Inviati: 681
 ... un po' di demagogia e TANTISSIME VERITA' ...
Grande ADMIN.
Non posso che provare a rimanere nella tua scia...
Spero di essere altrettanto efficace.

Le mani sulla cittĂ  - Napoli nel cinema



"Riunione di Partito"



Costruzione del Consenso



La Riproduzione della Corruzione



( Quando inizi ad infervorati, finisce sempre che poi gli argomenti si intrecciano...)
Mi preme, viste le circostanze, ritornare su un vecchio post di ANTISOCIAL e BYFORD, i quali esternarono il loro rimpianto per politici come BERLINGUER e ALMIRANTE...
All'epoca non volli intervenire... Avrei rischiato di inondare Rokker come uno tsunami...
Adesso dico solo questo... "SE IN ITALIA STIAMO COSI' ROVINATI , LA COLPA E' LA LORO !!!!!
Per il MISSINO un giudizio non può essere espresso fino in fondo visto che non ha mai occupato posti di governo e l'MSI all'epoca contava su una piccola %.
Resta l'uomo, e quello mi è sembrato di tutto rispetto.
Il comunista invece di colpe ne ha moltissime... Gravi e pesanti.
Il nostro debito pubblico è nato in maniera apocalittica nel 1977 quando il PCI di BERLINGUER e la DC ( un connubio mefistofelico ) si accordarono per mettere in pratica scelte aberranti, sperperando tanti di quei miliardi da far rabbrividire ( il nostro debito è proprietà della BANCA MONDIALE dove TONY BLAIR occupa un posto da manager !!!!!!!!!!!!!)
Quella gente dal dopoguerra ad oggi ci hanno mangiati vivi con tutte le scarpe !!!!!!

SE AVETE VOGLIA...

Dal 1971 al 1980 gli occupati nell’industria crescono del 12 per cento, ma, mentre aumentano gli occupati nelle imprese sino a 50 addetti, ristagnano quelli nelle imprese fra i 50 e i 500 e calano del 9,7 per cento quelli nelle imprese da mille addetti in su. In parte si tratta di un decentramento produttivo fisiologico, in parte spinto dalla pressione sindacale nelle maggiori imprese. In parte maggiore ciò si spiega con la dinamica del micro-capitalismo schumpeteriano dei distretti industriali. Una parte delle piccolo-medie imprese cresciute in fretta alla fine degli anni Sessanta, però, con i rincari dei costi del lavoro, era andata o stava andando in crisi e veniva accolta nella Gepi, inizialmente concepita come agenzia di ristrutturazione e rilancio industriale, che si era trasformata in un centro di economia assistita. Ma anche nella grande impresa la congiuntura internazionale difficile generava problemi critici. Così il primo governo della nuova legislatura, quello Andreotti, costituito da Dc, Pli e Psdi, con appoggio esterno del Pri con una maggioranza parlamentare del 52,8 per cento dei seggi, fu chiamato a fare le scelte di rigore richieste dai repubblicani. Ma la prova fallì. La lira dovette uscire dal serpente monetario europeo. E dopo breve tempo ritornò il centrosinistra, in cui per altro la grande industria non credeva più. Il premier Mariano Rumor non aveva gran polso. Nei primi cento giorni la troika economica con La Malfa al Tesoro, Colombo alle Finanze, e Giolitti al Bilancio operò bene. Ma intervenne la guerra del Kippur, il rialzo del prezzo del petrolio, la crisi finanziaria europea. La contestazione seguitava, anzi si accresceva. L’economia italiana, come ebbi a dire allora in un convegno manageriale, si trovò, così, a un bivio. Fare ingresso nel modello di una moderna democrazia industriale europea, basata su regole del mercato e su una coerente politica fiscale e dei redditi, oppure illudersi con un “diverso modello o meccanismo di sviluppo”, quale quello che nebulosamente prospettavano il Pci di Berlinguer e la sinistra democristiana che con esso simpatizzava. Che era in realtà, un modello neo-corporativo, in cui i comunisti avrebbero garantito l’ordine sociale, in cambio della partecipazione al potere, con un accordo parlamentare organico e soprattutto tramite il sindacato unitario, da loro controllato, che veniva ammesso alle decisioni di politica economica.

Nel 1974 avvenne la svolta verso i comunisti. La Confindustria presieduta da Giovanni Agnelli siglava con i sindacati, nel gennaio 1975, l’accordo sul punto unico di contingenza, sponsorizzato dai comunisti. E il sistema capitalistico italiano imboccava la via del dirigismo. La spesa pubblica aumentava, mentre la pressione fiscale non si accresceva di altrettanto. L’onere del debito pubblico veniva però occultato mediante il suo acquisto da parte della Banca Centrale. Questa, per poter reggere al peso, aveva stabilito, d’accordo con il governo, un tetto al credito totale all’economia: che pertanto veniva razionato dal sistema bancario. Nel 1976 veniva reintrodotto il controllo dell’esportazione dei capitali, con pene severe per chi avesse costituito disponibilità valutarie all’estero. L’inflazione, che nel 1972 era al 5 per cento, nel 1973 era salita al 9, nel 1974 al 16. I bilanci delle imprese erano, pertanto, pressoché illeggibili. L’economia industriale si sviluppava in un clima di capitalismo drogato e distorto in cui, mentre Enrico Berlinguer e Claudio Napoleoni teorizzavano l’austerità, in realtà i consumi aumentavano sotto la spinta dell’aumento dei benefici pensionistici, della protezione della scala mobile, che inizialmente doveva proteggere solo il salario minimo ma venne estesa a ogni parte della retribuzione dei lavoratori privati e pubblici, dei deficit dei servizi pubblici e dell’assunzione assistenzialistica da parte dei lavoratori delle imprese private in crisi delle imprese pubbliche e della Gepi. Negli anni Settanta la sola Iri acquisì 55 imprese e ne cedette 18. Anche i pensionamenti anticipati, riguardanti le ristrutturazioni di grandi imprese, venivano finanziati dallo Stato. Frattanto le imprese pubbliche, che in precedenza avevano obbedito a criteri di economicità, oramai finanziavano i propri investimenti con il ricorso a fondi di dotazione statali e spesso ricorrevano allo Stato per il ripiano delle perdite.

Si costruivano, nel Mezzogiorno, le cosiddette “cattedrali del deserto” della chimica di base e della siderurgia. Il tasso di crescita del Pil, con queste droghe e distorsioni, rimase elevato: +3 per cento, nel 1973, l’anno della crisi petrolifera, +5,4 per cento l’anno successivo, -2,8 per cento nel 1975 in relazione alle esigenze di stabilizzazione, ma ancora +8 per cento nel 1976, +4,2 per cento nel 1977 e poi +5,4 per cento nel 1978 e +6,8 per cento nel 1979, anno elettorale. Indi tre anni magri (con un +3,1, un +1,6 e un +0,73 di crescita del Pil) nei quali questo modello artificioso entrò in crisi, in parte per proprie ragioni di insostenibilità, in parte per il mutamento che cominciava a delinearsi nel quadro politico. Frattanto l’Iri era passata da 357mila addetti nel 1970 a 557mila nel 1980. L’Eni da 65mila a 123mila. Contando gli addetti alle Poste, alle Ferrovie, alle municipalizzate si arrivava a un milione di addetti nell’industria pubblica, mentre il sistema delle banche era, anche a prescindere da quelle dell’Iri (Comit, Credito Italiano, Banco di Roma), tutto pubblico (Bnl, Imi, Crediop, Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Mediocredito Centrale eccetera) o sotto il controllo pubblico (Casse di Risparmio, Monte dei Paschi di Siena, San Paolo di Torino).

Questa epoca, però, non si può denominare tanto di economia mista quanto di capitalismo neo-corporativo ibrido: con la Montedison controllata dal 1971 ufficialmente dal gruppo Eni, ma in realtà da Mediobanca, imprese private come la Sir, finanziate interamente da banche pubbliche a medio termine come l’Imi; grandi imprese come la Fiat, che aveva potuto ottenere la svalutazione della lira, nel 1975, per riacquistare competitività sul mercato internazionale. Tutti fruivano, a vario titolo, di crediti agevolati.

Nel 1977, nella “Relazione sullo stato dell’industria italiana”, che costituiva il documento programmatico della nuova politica industriale dirigista, si presentava il seguente quadro. La legge 464 del 1972, nel 1977, aveva erogato la sua intera dotazione di 813 miliardi. La legge 183 del 1976 di incentivazione delle imprese del Nord aveva appena stanziato 1120 miliardi. La legge 675 del 1977 di riconversione e ristrutturazione industriale, che aveva introdotto un modello di dirigismo industriale selettivo basato su piani di settore, concordati fra governo, industriali e sindacati, che a me parve neo-corporativo, era stata dotata di 4560 miliardi. La legge di incentivazione delle industrie del Mezzogiorno 853 del 1971, dotata di 3920 miliardi era stata interamente utilizzata e la nuova legge 183 del 1976 aveva stanziato 5980 miliardi.

L’Imi, dal 1971, aveva ricevuto a vario titolo 1060 miliardi, come apporto statale, per i suoi crediti agevolati. E circa 1500 miliardi erano stati stanziati presso il ministero della Marina Mercantile per credito navale e cantieristica, di cui 900 ancora a disposizione. Secondo il Bianchi (2002) i fondi disponibili nel 1977 consentivano un totale di 25mila miliardi di incentivazioni industriali, sotto forma di crediti agevolati e contributi in conto capitale.

La crisi del neo-corporativo

Per dare un’idea dell’importanza di questa cifra, basta considerare che il Pil del 1977, a prezzi correnti, era 214mila miliardi. Il boom di investimenti nel Mezzogiorno a ciò connesso generò la crescita abnorme di settori come la chimica di base e intermedia e la siderurgia. Ne susseguirono rovinose chiusure, come quella del centro siderurgico di Bagnoli, della Liquichimica di Raffaele Ursini, della Sir di Rovelli, assorbiti nel 1982 dall’Enichem, che li smantellò, anziché rilanciarli, depurati dai doppioni, non essendo interessata alle innovazioni tecnologiche nella chimica ed avendo altri problemi di riorganizzazione nel settore petrolifero, in cui aveva assorbito il gruppo Monti, accollandosi mille miliardi di debiti. Il Bianchi, circa la politica industriale degli anni neo-corporativi, osserva che “la nuova fase di programmazione democratica, come si chiamava allora, implicò un processo continuo e defatigante di mediazione e concertazione trilaterale – governo, forze sindacali e forze imprenditoriali – ad ogni livello e per ogni materia in un contesto in cui, alla fine, il processo di decisione politica veniva demandato alla negoziazione di quegli stessi interessi che si intendevano regolare”.

Ma ciò non serviva neppure alla pace sociale. Nel 1979, a causa degli scioperi, la Fiat perse una produzione di 200mila autovetture e chiuse in rosso con 200 miliardi di lire di perdite operative. Il tasso di assenteismo oscillava fra il 15 e il 20 per cento. La produttività era scesa a un po’ meno di due terzi di quella tedesca. Le Brigate Rosse, nel frattempo, avevano ferito 27 dirigenti Fiat e, il 21 settembre del 1970, l’ingegner Ghiglieno, capo della programmazione auto, era stato ucciso a rivoltellate in una strada di Torino. Seguì il licenziamento di 61 operai sospettati di legami con il terrorismo. Grandi scioperi di protesta: Berlinguer si recò ai cancelli di Mirafiori, per sostenerli e sponsorizzarli. Ma la marcia dei quarantamila quadri e capi operai Fiat per il ritorno all’ordine in fabbrica segnò la fine del modello del capitalismo ibrido neo-corporativo. Iniziava, faticosamente, il ritorno al mercato.
La prima rottura fra la grande industria e il “nuovo modello di sviluppo” avvenne nel dicembre del 1978: quando l’Italia dovette votare per lo Sme, il Sistema monetario europeo, un regime di cambi quasi fissi, preludio della moneta unica europea. I comunisti votarono contro mentre i socialisti, alla cui guida era giunto Bettino Craxi, si astennero, rendendo possibile l’adesione italiana. La maggioranza parlamentare per lo Sme contrastava con la formula di governo, che aveva dominato negli anni Settanta e con le aspirazioni europee del capitalismo italiano.
Antisocial
Inviato: 2/1/2009 7:05  Aggiornato: 2/1/2009 7:05
Guru
Iscritto: 19/12/2005
Da: Asia / Pacific
Inviati: 522
 Re: ... un po' di demagogia e TANTISSIME VERITA'...
Mammama' , che arrizzamiento...La mia reazione al post di Blackie non puo' essere che questa :

[img width=500]http://img134.imageshack.us/img134/7788/scoiatsegjo5.gif[/img]

Si gruoss Toto'...
blackpainter
Inviato: 2/1/2009 15:36  Aggiornato: 2/1/2009 15:36
Guru
Iscritto: 22/8/2007
Da:
Inviati: 681
 Re: ... un po' di demagogia e TANTISSIME VERITA'...

ANTISOCIAL... sei mancino ???

Possibile che nella JUNGLA non ci sia una bella opossum o quantomeno una brutta bertuccia disposta ad assumersi l'onere-onore ???!!!!
blackpainter
Inviato: 2/1/2009 19:04  Aggiornato: 2/1/2009 22:33
Guru
Iscritto: 22/8/2007
Da:
Inviati: 681
 Re: ... un po' di demagogia e TANTISSIME VERITA'...

Oggi un mio caro amico gallerista di Pescara mi ha riferito che il TG3 Abruzzo ha dato come prima notizia, la vomitevole impresa di 16 napoletani che a Castel di Sangro hanno soggiornato in un albergo x 3 giorni e sono andati via senza pagare il conto di + di 7.000,00 euro. Ovviamente tutti i documenti si sono poi rivelati fasulli !!!!

Ora mi chiedo... in quale altra cittĂ  del mondo un'allegra compagnia di ben 16 schifosissimi individui, se ne vĂ  in giro per il globo a fottere il prossimo ?!?!?!?!?!?
Ormai sono allibito e spoetizzato...

LInk
Antisocial
Inviato: 2/1/2009 19:17  Aggiornato: 2/1/2009 19:19
Guru
Iscritto: 19/12/2005
Da: Asia / Pacific
Inviati: 522
 Re: ... un po' di demagogia e TANTISSIME VERITA'...
In verita' la mano sinistra la uso solo nelle occasioni di grossi arrapamenti...Come nel caso di leggere i tuoi posts...

Adesso sono curioso di sapere come andra' a finire questa storia.

In un paese civile che protegga e si faccia carico della sicurezza delle persone , un magistrato convocherebbe subito lo pseudo giornalista dell'intervista (mi pare sia lo stesso che fa le telecronache con Ciambriello) per interrogarlo , affinche' venga identificato quel pazzo criminale che ha sparato . Non penso che cio' accada. E poi anche se venisse identificato , quale sarebbe la pena secondo le rigide norme della giustizia italiana ? Uno scappellotto ? Un colloquio con l'assistente sociale di turno per capire il motivo psico-socio-territoriale del gesto ?
Ma poi come possiamo pretendere che queste mezze tacche paghino quando c'e' gente seduta in parlamento con condanne x mafia ed altri ancora che si fanno le leggi ad-personam per non andare dentro ?

Quello che piu' sconvolge delle immagini , a parte gli spari , e' la quasi non curanza dell'intervistatore di Canale 9 , quasi fosse una cosa non tanto grave.

L'adattarsi a certe situazioni e a certi episodi e' la cosa piu' pericolosa che possa accadere ai napoletani ...Finche' poi un nostro parente-amico-conoscente viene colpito da un proiettile vagante la sera di Capodanno....
admin
Inviato: 3/1/2009 19:32  Aggiornato: 3/1/2009 19:32
Webmaster
Iscritto: 14/10/2003
Da:
Inviati: 988
Online!
 Presi!!! - Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Denunciati per esplosione e accensione di fuochi pericolosi
[img width=500]http://rokker.altervista.it/uploader/images/big/135497738.jpg[/img]

Antisocial
Inviato: 3/1/2009 23:42  Aggiornato: 3/1/2009 23:42
Guru
Iscritto: 19/12/2005
Da: Asia / Pacific
Inviati: 522
 Re: W le favole...
Si,si certo...Adesso e' saltato fuori che era una pistola giocattolo....Proprio come quella che ha ammazzato il povero cristo ai quartieri spagnoli.....


[iframe=400]http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=40366&sez=NAPOLI[/iframe]
blackpainter
Inviato: 4/1/2009 19:34  Aggiornato: 4/1/2009 19:34
Guru
Iscritto: 22/8/2007
Da:
Inviati: 681
 SOTTO LA CENERE COVA LA FIAMMA... GODOOOO !
Alvino e Ciambriello : gettate odio e antipatia su Napoli. Andate via !!!

Alvino e' un pagliaccio che butta fango su Napoli,sui napoletani che lavorano e soprattutto sui giornalisti napoletani seri . Pensa di essere intoccabile solo perche' amico di quell'altro personaggio squallido e impresentabile di Samuele Ciambriello , un ex prete che ha fatto carriera politica servendo e leccando il cu** a Bassolino per poi scaricarlo al momento opportuno.

Ho visto , mio malgrado , alcune telecronache che questi due tristi personaggi fanno dal San Paolo...Uno squallore atroce. Non capiscono una mazza di calcio e per lo piu' insultano e sbeffeggiano gli avversari , davvero una lezione di giornalismo allo stato puro. Se da napoletano e tifoso sfegatato del Napoli Calcio mi viene facile da odiare quella trasmissione e quei due squallidi individui , figuriamoci un milanese o un torinese o un romano cosa debba pensare ....E' anche grazie a questi due campioni di professionalita' ed etica sportiva se Napoli viene sempre piu' odiata e presa di mira .

Spero tanto che la SSC Napoli VIETI A QUESTI DUE SQUALLIDI PERSONAGGI DI COMMENTARE LE PROPRIE PARTITE.

Forza Napoli , Abbasso Alvino e Ciambriello.

commento inviato il 04-01-2009 alle 17:16 da Rocco


Questo è soltanto uno dei commenti inviati al Mattino...
Inutile dire che prenderei volentieri in prestito da ANTISOCIALONE la scimmietta segaiola per descrivere lo stupore - godimento che provo nel leggerli.
Se volete l'intera pagina con tante mail simili, vi accontento volentieri !!!!
ECCOVI il LINK



LINK
Antisocial
Inviato: 5/1/2009 7:49  Aggiornato: 5/1/2009 7:49
Guru
Iscritto: 19/12/2005
Da: Asia / Pacific
Inviati: 522
 Re: SOTTO LA CENERE COVA LA FIAMMA... GODOOOO !


Ero sicuro che non avresti resistito a rendere pubblica la nostra conversation ... Ed hai riportato uno di commenti piu' soft . Beccati questo di Massimo Ascione allora :


"Alvino indifendibile , il video parla chiaro...Speriamo nella magistratura."

"Adesso cerca di giustificarsi xche' gli e' arrivata una bella "sfogliatella" da parte delle Forze dell'Ordine. Ha avuto il coraggio di dire che e' stato costretto xche' ha avuto paura....Ma paura di cosa ? Si vede benissimo dal video il suo sguardo compiaciuto e complice , la sua mano che prende la mano armata di quel giovane delinquente quasi lo invogliasse a cacciare la pistola.....he gia', se no che scoop sarebbe stato ?

Mi hanno detto che questa specie di giornalista fa delle telecronache calcistiche squallidissime con quell'altro personaggio immondo di Samuele Ciambriello, un ex prete passato alla politica (cioe' quanto di peggio).
Beh allora vorrei rivolgere un consiglio al signor Alvino Carlo, da napoletano serio (io) a napoletano pagliaccio (lui) che butta letame sulla nostra citta' :"

"Tu e il tuo ex prete sparite dalla circolazione, voi con la nostra Citta' non ci appizzate un'emerita mazza. Trovatevi un lavoro serio e smettetela di fare i ruffiani al San Paolo per accattivarvi una manciata di cittadini tifosi.Siete la vergogna di Napoli"

Massimo Ascione

commento inviato il 04-01-2009 alle 15:19 da Max

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=40311&sez=NAPOLI#commenti


Effettivamente una cosa assolutamente vera c'e'...... Un ex prete diventato un militante di sinistra , cioe' :

THE WORST OF THE WORST


Ma se lo dicono anche i Motorhead.....
...WE DON'T NEED RELIGION !!!





Mi dispiace solo che con gente cosi' nella sinistra, Berlusconi puo' dormire sogni tranquilli ....



Huu Yeh Yohhhh

admin
Inviato: 8/1/2009 12:18  Aggiornato: 8/1/2009 12:18
Webmaster
Iscritto: 14/10/2003
Da:
Inviati: 988
Online!
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Il numero 1!



blackpainter
Inviato: 8/1/2009 13:50  Aggiornato: 8/1/2009 13:56
Guru
Iscritto: 22/8/2007
Da:
Inviati: 681
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Ma quale n.1 !!!!!!!!!!
E' proprio l'ULTIMO...
Se hai paura , LA PISTOLA CHE HAI VISTO , NON LO INVITI A TIRARLA FUORI CON ARIA COMPIACIUTA. VAI VIA E CHIAMI I CARABINIERI !!!!!!!
Si vede benissimo il ghigno...
Se vuole fare qualcosa x Napoli, è meglio che la smetta di andare in video ad insultare il prossimo in maniera incivile e da ottusi ( per non usare altre parole ) solo per una misera partita di calcio.
Queste sono le cose che infangano i napoletani agli occhi del mondo L'INCIVILTA', L'ARROGANZA, LA MALEDUCAZIONE E LA CATTIVERIA GRATUITA !!
O sono io Napoletano o lo è chi la pensa come lui...

PS: ho dimenticato... STATT' A CAS ALVI' !!!!!
Antisocial
Inviato: 8/1/2009 15:34  Aggiornato: 8/1/2009 15:34
Guru
Iscritto: 19/12/2005
Da: Asia / Pacific
Inviati: 522
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Purtroppo, dopo il servizio di Canale 5, sono ancora di piu' d'accordo con cio' che e' stato detto dai numerosi napoletani sul sito del 'Mattino on line' e da Blackie, in questo suo ultimo ed ennesimo post sacrosanto....Alvino e' davvero indifendibile.


Adesso , intervistato da canale 5 , Alvino 'Carino' cerca di "apparare" (in modo molto professionale e corretto) , ma si vede benissimo che in quella situazione ci sguazzava alla grande .

Lo scoop e' stato volutamente cercato , il reply che canale 5 ha impietosamente passato a velocita' moviola parla chiaro : Alvino vede la pistola e, quasi compiaciuto, afferra il braccio del giovane e lo tira su...Ci mancava solo che sparasse lui


..E poi come look e' pessimo....Co chella giacchetta a' ragioniere.... Samuel nun so' ver proprio ...

[img width=500]http://rokker.altervista.it/uploader/images/big/502844627.jpg[/img]

WWW.SAMUELE_ODIA_ABELE.COM

admin
Inviato: 8/1/2009 15:40  Aggiornato: 8/1/2009 15:40
Webmaster
Iscritto: 14/10/2003
Da:
Inviati: 988
Online!
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
1 -10 -100 -1000 Alvini!

... e questa secondo te sarebbe:
Citazione:
INCIVILTA', L'ARROGANZA, LA MALEDUCAZIONE E LA CATTIVERIA GRATUITA


... ma allora sei davvero un big8iello come dice Revenge!





blackpainter
Inviato: 8/1/2009 16:28  Aggiornato: 8/1/2009 16:28
Guru
Iscritto: 22/8/2007
Da:
Inviati: 681
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Admin, tu e Revenge avete ragione...
Purtroppo sono abituato ad un diverso modo di fare...ad altri personaggi non ALVINO CARINO...
All'auto censura per non intaccare i sentimenti altrui... (non fare ad altri ciò che non vorresti essere fatto a te).
A tal proposito le parole di Gaber sono oro colato !
In questi video ci sono tante risposte, molti altri argomenti inerenti ai problemi e al caso Napoli e tante altre possibili domande ...
Tra le quali questa : LA LIBERTà è PARTECIPAZIONE... VOI COSA FATE PER NAPOLI ?????


CIAO GIORGIO GABER - L ' ULTIMA INTERVISTA AL SIGNOR G .



Giorgio Gaber - La libertĂ 



Mi fa male il mondo - Giorgio Gaber (1a parte)



Mi fa male il mondo - Giorgio Gaber (2a parte)



GRANDE GABER...
MA A VOI NON PIACERA' ERA UN MILANESE TRISTE NON A LIVELLO DEL FELICISSIMO ALVINO
admin
Inviato: 8/1/2009 16:58  Aggiornato: 8/1/2009 17:13
Webmaster
Iscritto: 14/10/2003
Da:
Inviati: 988
Online!
 Re: Ma in ke kazzo di citta' vivete ???
Blackpè sei il più grande bacchettone mai apparso su queste pagine!

... l'illuminato Alvino, dall'alto della sua infinita saggezza, ha saputo anche fare il mea culpa per un atteggiamento (in diretta) che, per gli spocchiosi benpensanti come te, si sapeva che avrebbe dato origine alle solite polemicucce; ma tu, che tacci il simpatico carletto di arroganza etc etc... avrai mai la stessa capacitĂ  di autocritica? eppure un bel bagnetto di umiltĂ  farebbe bene a tutti, non trova illustrissimo painter?

Charly & Samuel are Rock and Roller
Blackpainter is Cat e Cuoller


.... come dimostra la foto del papĂ  di mr.ciambriell
[img width=500]http://www.vtwinbiker.com/30YearsBiker/DB30Biker.jpg[/img]

PS: vista la tua civiltĂ , educazione e bontĂ  d'animo siamo tutti impazienti di sapere cosa fai tu per questa cittĂ  che tanto ami.

admin
Inviato: 8/1/2009 21:58  Aggiornato: 8/1/2009 22:01
Webmaster
Iscritto: 14/10/2003
Da:
Inviati: 988
Online!
 Il ritratto del Ciambriellano Magico!!!
[img width=500]http://rokker.altervista.it/uploader/images/big/529066962.jpg[/img]

... nel pomeriggio sono andato a fare una sorpresa nello studio del pittore .. e indovinate su casa stava lavorando??? ... il ritratto del Ciambriell ... commissionato dal club ciuccio azzurro della loggetta!

... notate la tipica pennellata vellutata di blackie ...




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